sabato 12 marzo 2011

Le trasformazioni impresse sui luoghi dalle diversissime pratiche dell'uomo impongono, per chi intende porsi con occhi da osservatore, un'attività di meticolosa registrazione e documentazione.

Questo spazio digitale è ispirato dalla consapevolezza che la fotografia sia un potente mezzo di descrizione della realtà materiale e immateriale del territorio. Con uno scatto è possibile storicizzare, fermare in un istante la memoria dei luoghi, intesa questa come stratificazione dei segni impressi sul paesaggio dalle società che si sono succedute nel tempo e dai loro sistemi culturali.

Oggi la velocità dei processi di risignificazione dei territori è così vorticosa che saper ascoltare le tracce pervenute sino a noi, è divenuto un momento capitale per la costruzione dei processi identitari.

Alimini, con i suoi laghi, le sue trasformazioni fondiarie e paesaggistiche, il suo mare, e la portata caleidoscopica delle pratiche di fruizione che su di esso si svolgono, è per questo osservatorio privilegiato.

Questo archivio è solo il livello 1.0 di un progetto che, risorse permettendo, dovrà evolvere da ciò che è adesso, ovvero una semplice mappatura di documentazione fotografica operata da una singola persona, a un luogo digitale condiviso in cui la creazione di contenuti è collettiva, in base ai processi di crowdsourcing. Per l'intanto, ti esorto a lasciare un commento.




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